giovedì 26 gennaio 2012

Candelora - Lupercalia - Imbolc

Dopo l'articolo "Feste Pagane" che da una spiegazione molto generale di come venivano celebrate le varie ricorrenze, terrei a dare un'occhiata ad ogni festività con "una lente d'ingrandimento". Visto il precedente post scritto da Aracne sul periodo dei Saturnali e su Saturnalia, vorrei procedere con la prossima festa che si va ad incontrare sulla ruota dell'anno: Calendora/ Imbolc /Lupercalia (Periodo dei Lupercali).

Con Candelora si celebra il ritorno della luce, dopo i diversi mesi d'oscurità, quindi anche quello della primavera. Si risveglia la Natura ( quindi, la Dea) e con Essa, anche i nostri sensi, dopo l'assopimento nei mesi invernali.

Dato l'arrivo della primavera, questo momento dell'anno è dedicato alla purificazione per prepararsi, dopo il periodo di rinunce e sacrifici fatti durante nel rigido inverno, ad una nuova rinascita personale. Ci svestiamo del vecchio, per indossare il "nuovo", togliamo le "erbacce" per permettere la semina che si avvicina.


Il periodo dei Lupercali


Lupercalia si festeggiata il 15 Febbraio per celebrare il Dio Fauno e la Dea Giunone.
Ella è la moglie e la madre per eccellenza e come Brigit, nel culto celtico, rappresenta la Natura e la fertilità. Secondo la leggenda, Giunone ridiede alle donne romane, divenute tutte improvvisamente sterili, la fertilità, grazie ad un rito ed un sacrificio in suo onore, in seguito ripetuto ogni anno nel periodo dei Lupercali.
Mentre il Dio Fauno Luperco, rappresenta, come Cernunnos, la forza maschile, vitale e fecondante.


Il culto celtico

La festività in questione è Imbolc, per i celti ed è consacrata, particolarmente, alla triplice Dea Brigit. Fa parte de "Le Feste del Fuoco", perché si celebra intorno ai falò rituali. Non per caso, il fuoco è l'elemento della purificazione, di ciò che muore per poi rinascere, della fecondità. Esso personifica il Dio che feconda la Dea per dare origine ad un nuovo ciclo vitale.
Nel culto irlandese, la "Festa di mezzo inverno", vede come protagonista sempre Brigit la triplice Dea nelle vesti di fanciulla.

Brigit

Il suo nome proviene dal gaelico "Brig" e significa "Potente e Ispirata". Dea del cambiamento e della trasformazione, dell'ispirazione e della poesia; spesso raffigurata come un serpente verde.
Oppure viene identificata con le tre Dee che diedero il nome all'Irlanda: Eiriu, Banba e Fotla.
Viene chiamata con tre diversi appellativi: Brigit bè legis, ovvero Dea dei guaritori; Brigit bè goibnechta, ovvero Dea degli artigiani (e in particolare dei fabbri); Brigit bè filid, ovvero Dea della fertilità e della poesia.
Poesia e guarigione rappresentano la classe sacerdotale, gli artigiani la classe produttiva, la forza come patrona dei guerrieri.
Brigit era protettrice di ostetriche e levatrici, delle partorienti, umane e animali, quindi di conseguenza anche protettrice degli animali stessi, del focolare, della tessitura, della medicina e della divinazione.
Di fatti era considerata la Dea Madre.


Giunone

Divinità romana legata al ciclo lunare. Dea del matrimonio e del parto, delle donne incinte, degli animali, le era particolarmente sacro il pavone. Moglie di Giove, la sua figura fu lentamente sovrapposta a quella della dea greca Era.
Veniva venerata come Iuno Regina, poiché protettrice dello stato romano.
Iuno Pronuba e Lucina, poiché proteggeva il matrimonio, le nascite e i bambini, in suo onore venivano celebrate le "Matronalia" il 7 Luglio.
Era la più importante divinità femminile.


Fauno Luperco

Lupercus era considerato una divinità pastorale e legata alla fertilità. La sua figura venne accostata a quella della figura di Fauno da questo, il suo nome.


Attività:

La principale attività in questo periodo, ovviamente, è la purificazione.
Purificate le case, gli oggetti e voi stessi! Come fare? Ecco alcuni piccoli spunti:
  • Le cosiddette "pulizie di primavera";
  • Spazzare più volte il pavimento da est verso ovest, per allontanare le negatività;
  • Bagni purificatori (di cui metterò qualche esempio);
  • Muoversi per casa in senso orario con una candela bianca in mano per auspicare l'arrivo della Luce anche nella vostra casa;
  • Purificazione classica per pietre, tarocchi e qualsiasi altro strumento di "lavoro" (saprete certamente come fare, no?);
  • Meditazione sul proprio percorso spirituale.

Esempio di un bagno/doccia purificatori

Occorrente:
  • Sale marino grosso;
  • Una (fino a cinque, io ad esempio ne uso cinque da mettere intorno al pentacolo rituale, disposte per ogni punta) candela bianca;
  • Incenso di Sandalo, Lavanda, Alloro, Salvia, Ortica, Artiglio del Drago;
  • Ametista, Turchese, Cristallo di Rocca;
  • Sacchetto di erbe miste, tipo: Salvia, Achillea, Lavanda, Ortica e tutte le erbe che permettono la purificazione;
  • Un pentacolo rituale.

Accendete candela/e ed incenso, versate il sale nel sacchetto di erbe miste, oppure nell'acqua bollente, aggiungendo oli a vostro piacimento.
Immergetevi nell'acqua e rilassatevi, meditate.
Visualizzazione: voi stessi nella vasca, e l'acqua purificatrice assorbe ogni negatività, che si scrosta da voi facendo emergere un nuovo strato del vostro corpo, come se foste serpenti in muta. Immaginate che le negatività vengano assorbite dal sacchetto, o dal sale, o dall'acqua e dal fumo dell'incenso, fino a che non si dissolveranno totalmente e nel vostro corpo non ci saranno più parvenze alcune di tali energie. Sino a quel momento non interrompete la visualizzazione.
Se invece avete preferito una doccia, immaginate che il getto d'acqua porti via fino allo scarico tutte le negatività.

Una volta finito il tutto, buttate il contenuto del sacchetto, così potrete riutilizzarlo, dopo averlo purificato, ovviamente!






-Sibilla & Aracne


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